5 temi di fine 2017. Iniziato l’ultimo quadrimestre del 2017: è importante delineare i temi chiave da affrontare, e con loro i rischi e le opportunità che ci attendono nei prossimi mesi.
1) L’Europa
Le interpretazioni dei Trend ci suggeriscono che l’Europa stia tornando a crescere. La strada da percorrere, comunque, non sarà in discesa, malgrado le incertezze legate alla politica stiano gradualmente perdendo rilevanza.
Alcuni rischi significativi nel Vecchio Continente rimangono saldi, cioè l’elevata disoccupazione in alcune nazioni e l’incertezza relativa alla decisione del Regno Unito di lasciare l’UE, rischi che comunque hanno determinato un impatto sulle valutazioni di alcune aziende che si mostrano attualmente relativamente attraenti.
Il contesto risulta nel complesso favorevole agli investimenti e alla crescita economica, in particolare grazie alla relativa debolezza del dollaro, ai bassissimi tassi di interesse e al proseguimento delle misure di stimolo implementate dalle Banche Centrali.
Una mia idea, forse impopolare è questa: quando la BCE inizierà ad alzare i tassi sopra lo zero, la migliore convessità e le migliori prospettive di guadagno saranno offerte dalle azioni bancarie europee, ma solo le più solide, con minor indebitamento e quelle con il miglior business plan.
2) I Mercati Emergenti
Dopo la notevole volatilità dei primi mesi del 2016, i Mercati Azionari così come i Mercati Obbligazionari hanno registrato un notevole incremento: inoltre in questo contesto di reflazione globale e grazie ai volumi di esportazioni maggiori potrebbe esserci spazio per un ulteriore accelerazione.
Brasile e Russia che stanno registrando un evidente espansione dopo due anni di contrazione delle loro economie.
Molti dei miglioramenti in diversi Paesi Emergenti possono essere ricondotti ad un miglioramento dei fondamentali legato a industrie manifatturiere più solide e ad una crescita degli utili più elevata e sostenibile.
Le valutazioni rimangono piuttosto interessanti rispetto a quelle di molti Paesi sviluppati: dalla produzione industriale a basso costo nel settore minerario ed estrattivo fino alle Istituzioni bancarie e finanziarie indiane e alle aziende tecnologiche asiatiche (sia storiche che Start Up), la selettività rimane ancora l’elemento essenziale per investire nell’evoluzione dei Mercati Emergenti.
3) I Mercati Nord Americani: loro valutazioni
Malgrado i mercati USA abbiano conquistato i livelli più elevati di sempre, le condizioni economiche sottostanti negli Stati Uniti supportano ancora costantemente la crescita sui mercati: i report sull’industria manifatturiera e le indicazioni sulla disoccupazione sono convincenti, mentre la fiducia di imprese e consumatori si attesta anch’essa su livelli interessanti. A completare il quadro positivo è evidente un significativo rimbalzo degli utili aziendali, cresciuti di oltre il 9% nel primo trimestre dopo due anni fortemente negativi.
Elemento decisivo rimane la politica interna: in teoria il programma dell’amministrazione Trump (riforma fiscale, deregulation e spesa per infrastrutture) si conferma funzionale a favorire la crescita economica, ma in pratica la situazione permane molto incerta e un eventuale passo falso in termini di politica commerciale determinerebbe avere un impatto disgregante sull’economia statunitense.
Sui mercati sono ancora presenti opportunità di investimento interessanti in aziende relativamente a sconto, che manifestano prospettive interessanti nel lungo termine, tipo anti ciclici, wellness, healthcare e industria pesante.
4) Tassi in aumento: come si pone l’Investitore Obbligazionario ?
Il Rischio: se da un lato è vero che i tassi più elevati potrebbero avere un impatto molto negativo sui prezzi obbligazionari nel breve termine, bisogna ammettere che i bond dovrebbero continuare a ricoprire un ruolo fondamentale all’interno di portafogli di investimento ben diversificati. I Bond infatti contribuiscono a mitigare la volatilità, a preservare il capitale investito e, soprattutto, a fornire agli investitori una fonte di reddito immediata o una somma certa nel futuro.
Negli ultimi anni l’insegnamento è stato chiaro: nel lungo termine tassi più elevati possono trasformarsi in un beneficio per gli investitori in reddito fisso. Nel momento in cui, infatti, le obbligazioni arrivano a scadenza o vengono vendute i proventi possono essere reinvestiti magari in bond high yield o in obbligazioni con cedole più elevate, con lo scopo di annullare l’effetto di prezzi inferiori.
5) La volatilità determinata da eventi geopolitici o da interventi di politica estera
La Resilienza dei Mercati, cioè l’abilità di riprendersi dopo momenti di elevata incertezza, è arrivata ad ottimi livelli. Esempio evidente viene fornito dal fatto che, malgrado la recente elevata incertezza economica e politica, la volatilità sui mercati azionari sia attualmente molto bassa, mentre gli indici statunitensi siano ai massimi di sempre.
È necessario dunque che il Consulente Finanziario porti il Risparmiatore/Investitore a focalizzarsi sul medio/lungo periodo, a prescindere dalle immancabili ed inevitabili turbolenze. Inoltre risulta più che mai decisiva la diversificazione, cioè l’Asset deve essere cautamente bilanciato in azioni e obbligazioni a livello globale, usando la massima attenzione sul comparto valutario, rivelatosi negli ultimi mesi una vera e propria trappola per i rendimenti.
Inoltre, con tassi d’interesse estremamente bassi (se non negativi) da ormai così tanto tempo, è molto arduo individuare grandi opportunità. I mercati al momento sembrano molto favorevoli e perciò è ragionevole per gli investitori sfruttare tale contesto per aumentare la liquidità in portafoglio, il che non necessariamente equivale ad incrementare la quota di cash, bensì gli asset più liquidi e in grado di aumentare la flessibilità del portafoglio, in modo di essere pronti ad affrontare con dinamicità qualsiasi eventualità futura, senza trovarsi intrappolati in una posizione pericolosa o addirittura illiquida. Relativamente ai Rischi, l’appiattimento della curva dei rendimenti indica un mercato molto cauto e addirittura una probabilità di recessione piuttosto elevata: ecco che nasce il bisogno di creare Asset liquidi, in ogni caso con Duration bassa e in taluni casi negativa.
Sono a Tua disposizione per valutare – insieme e senza impegno – come queste dinamiche “Impattano” sul tuo portafogli, e per cercare le migliori soluzioni per raggiungere i risultati che ti aspetti per il tuo patrimonio